Arresto provvisorio (210 e 217 a 219 CPP)

Motivi dell’arresto (217 CPP)
La polizia ti può arrestare se

ti sorprende mentre commetti reato e:
– rifiuti di declinare la tua identità
– non abiti in Svizzera e non paghi immediatamente
– c’è il rischio che commetti altre infrazioni

un mandato di ricerca è stato emesso contro di te da un’autorità penale (210 CPP).

sei sospettato di avere commesso un crimine o un delitto

sei segnalato, in un fichier di polizia, anche a tua insaputa. È il caso per esempio se sei straniero/a esiste un divieto di entrata contro di te dall’Ufficio federale delle migrazioni.

sei straniero e soggiorni in Svizzera senza autorizzazione.

Le competenze per ordinare l’arresto dipendono dai cantoni. In generale qualsiasi poliziotto può arrestarti provvisoriamente.

Durata dell’arresto (219 cpv. 4 CPP):
La polizia ha l’obbligo di liberarti appena la tua detenzione appare come non più motivata, per esempio se porti la prova che non avete nessun legame con i fatti che hanno giustificato l’arresto (219 cpv. 4 CPP).

La durata massima della tua permanenza in mano della polizia è di 24 ore. Se l’arresto segue un fermo, la durata del fermo è dedotta dalle 24 ore.
In seguito la polizia deve liberarti o trasmettere il tuo dossier al Ministero pubblico. È possibile comunque che tu sia detenuto/a nei locali della polizia anche in seguito alla trasmissione del tuo dossier.

Diritti durante l’arresto:
La polizia deve informarti immediatamente dei motivi dell’arresto.
La polizia deve indicarti in una lingua che capisci che :

Una procedura è aperta, e per che infrazioni (158 cpv. 2 let. a CPP)
Hai il diritto di non parlare e di non auto-accusarti (158 cpv. 2 let. b CPP)
Hai il diritto di parlare liberamente e in privato con il tuo avvocato 159 cpv. 2 CPP)
Hai il diritto di ricorrere a un interprete (158 cpv. 2 let. d CPP)

La polizia deve informare immediatamente la tua famiglia dell’arresto, tranne che se ti opponi espressamente. Se ne fai richiesta la polizia deve informare il tuo datore di lavoro e, se sei straniero/a, il tuo consolato. Eccezionalmente la polizia può mantenere segreta questa informazione se esiste il rischio di collusione (214 cpv. 1 e 2 CPP).

La polizia deve informare i servizi sociali se una persona che dipende da te è messa in difficoltà a causa del tuo arresto (214 cpv. 3 CPP).

La polizia deve interrogarti e procedere immediatamente alle investigazioni necessarie per allontanare i sospetti che rendono giustificata la tua detenzione (219 cpv. 2 CPP).

Hai diritto di essere assistito da un avvocato d’ufficio già a partire dal primo interrogatorio. Si tratta di un diritto che deve essere fatto valere dall’imputato/a, quindi non dimenticarti di sollecitarlo! In numerosi Cantoni questo diritto viene negato per dei motivi economici. Ciò è contrario alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (Decisione Danayan c. Turchia). Quindi, se la polizia rifiuta di fornirti un avvocato d’ufficio, esigi che questo fatto sia messo a verbale. A differenza del semplice interrogatorio, in caso di arresto hai diritto di discutere per qualche minuto con il tuo avvocato in privato prima di farti interrogare.

Senza idealizzare il ruolo dell’avvocato, questa figura ha comunque un’utilità per cambiare in tuo favore le dinamiche dell’interrogatorio. Per questo motivo la polizia farà pressione per farti rinunciare al diritto di essere accompagnato dicendo che «Andrà più veloce…», «È inutile…». Non cedere. Chiedi di avere un avvocato come garantito dal Codice di diritto processuale penale.

Sebbene il diritto alla visita di un medico non sia espressamente previsto dal Codice, la Corte europea dei diritti dell’uomo prevede che lo Stato debba proporre una visita medica a una persona che lamenta di aver subito violenza durante la sua detenzione (Decisione Tekin c. Turchia). Chiedi quindi di essere visitato/a da un medico e, se possibile, fai comparire questa tua richiesta a verbale. Se lo ritieni necessario, fatti visitare da un medico appena vieni liberato/a.