Fermato al presidio contro McDonald’s

Al termine della manifestazione (18-10-2003), attorno alle 14'00 mi stavo recando a scuola con altri compagni passando per la contrada di Verla. All'imbocco della via, mi hanno circondato tre sbirri della polizia comunale di lugano, prendndomi alla sprovvista. Mi hanno chiesto di documenti. Io gli ho chiesto le motivazioni, eravamo in duecento, perchè proprio io? Mi hanno preso le braccia per non lasciarmi allontanare, io ho allora richiamato l'attenzione dei compagni; gli sbirri mi hanno gettato a terra e cercavo di divincolarmi urlando. La posizione in cui era mi costringeva a tenere la faccia premuta contro il muro. Mi hanno ammanettato e ho deciso di fermarmi, gli ho detto che non avrei potuto consegnarli i documenti in quella posizione. Sono arrivati altri compagnie compagne che avevano partecipato alla manifestazione, ed altri sbirri.
Non hanno più voluto accettare i documenti e mi hanno detto che ora mi avrebbero portato in ufficio, mi hanno sollevato e mi hanno trascinato all'interno di un garage delle Poste che da sulla strada, impedendo a chiunque altro di entrare.
All'interno tre sbirri in divisa e Castelli in borghese. Ho chiesto un avvocato e ho detto che la mia presenza alla manifestazione era pacifica e che non avevano il diritto di fermarmi.
Mi hanno accusato di aver tirato del letame all'interno del Mc Donald's, cosa che assolutamente non ho fatto, ma loro insistevano dicendo di avermi visto.
Poi un compagno è riuscito a superare la barricata di polizia ed è entrato fino a me. Io sempre ammanettato ho consegnato il mio documento , e grazie all'insistenza del compagno intervenuto mi sono state levate le manette e sono stato lasciato uscire dopo che hanno annotato il mio nome e quello di un altro compagno che con insistenza cercava di entrare.

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