Interrogatorio

Cosa dire :

Prima di fare qualsiasi dichiarazione devi essere informato se una procedura è stata aperta contro di te e per quali reati. I fatti che ti sono imputati devono esserti esposti con una certa precisione (158 cpv. 1 let. a CPP). Si tratta di un diritto costituzionale (32 Cst.). Inoltre se sei imputato/a ricordiamo che la polizia deve informarti dei tuoi diritti a rifiutare di deporre e collaborare (158 cpv. 1 let. b CPP), di avere un avvocato (158 cpv. 1 let. c CCP) e di avere un interprete o un traduttore la lingua non ti è comprensibile (158 cpv. 1 let. d CPP). A differenza dell’arresto hai diritto alla presenza del tuo avvocato ma non di conferire liberamente con lui/lei. Provaci lo stesso..

In generale ti consigliamo di raccogliere più informazioni possibili sulla procedura, sui fatti e sulle informazioni a disposizione della polizia. Più informazioni riesci a ottenere, più faciliterai il lavoro all’Anti-rep.

Se sei accusato/a hai il diritto tacere e di non testimoniare contro te stesso.
Puoi quindi limitarti a risposte come : « Non faccio dichiarazioni » o « rifiuto di rispondere a queste domande ». Non puoi essere punito/a se durante l’interrogatorio non hai ammesso di avere commesso un’infrazione (14 cpv. 3 let. g Patto II). La polizia è obbligata a ricordarti questo tuo diritto. Se non lo fa le tue dichiarazioni non possono essere usate contro di te.

A volte è assurdo tacere o mentire, per esempio se hai una spiegazione semplice per provare la tua innocenza. Eri con quella persona, al lavoro, a scuola, … al momento dei fatti. Non è proibito mentire, però non è ben visto modificare la propria versione dei fatti in corso di procedura. Potrebbe essere interpretato come un indizio che hai qualcosa da nascondere.
Tutto ciò che dici, fin dai primi minuti del tuo arresto, potrà essere utilizzato contro di te e sarà molto difficile tornare indietro. Se hai un dubbio, resta in silenzio, anche se ciò comporta l’allungamento della tua detenzione.

La polizia cercherà di ottenere una confessione in cambio della promessa di rimetterti in libertà, di semplificare la procedura o della clemenza dei giudici. Non bisogna mai confessare delle infrazioni che non hai commesso, questo allungherebbe la tua detenzione invece di renderla più breve e rischieresti una condanna.

La pena può essere ridotta (di ca. un quarto) per chi collabora con la polizia. Nella pratica è raro che i tribunali considerino la collaborazione come sufficiente per essere motivo di riduzione. È una scelta personale. Ti consigliamo di non farlo se questo comporta delle conseguenze legali per altre persone e se non sei pronto/a a confessare assolutamente tutto quello che sai.

In molti casi le persone sospettate vengono condannate unicamente in base alle loro confessioni rese durante l’interrogatorio di polizia. Non fidarti né del poliziotto gentile né di quello cattivo. Ricorda che hai il diritto di tacere. Approfittane al massimo anche di fronte alle pressioni della polizia che in ogni caso non potrà tenerti per più di 24 ore.

Se sei convocato/a come testimone puoi tacere solo se le tue risposte rischiano di fare accusare te o un membro della tua famiglia. Se sei testimone e menti potresti essere condannato per falsa testimonianza. Meglio quindi dire « non mi ricordo ». Se rifiuti di testimoniare per un motivo non previsto dalla legge puoi essere punito/a con una multa fino a 1000.- (176 cpv. 1 CPP) e se persisti nel rifiuto potresti essere condannato/a per disobbedienza a decisione dell’autorità (292 CP).

Il verbale:
La polizia redige un verbale del tuo interrogatorio. Normalmente sarà scritto o dettato direttamente dal poliziotto che ti interroga (78 CPP).
Se il contenuto del verbale non corrisponde alle tue dichiarazioni chiedi che venga modificato o modificalo tu stesso a mano. Se non lo fanno rifiutarti di firmarlo.

Tutte le tue dichiarazioni fatte alla polizia ma che non sono riportate a verbale non possono essere utilizzate contro di te (DTF 1P.399/2005 c. 3). In ogni caso sempre meglio tacere.

Approfitta della lettura per annotare il numero di matricola o il nome dell’agente che ti ha interrogato. Questo numero è spesso indicato in fondo al verbale.
In teoria non hai diritto ad una copia del verbale prima che venga formalizzato un decreto d’accusa contro di te, il che avviene solo alla fine delle indagini e unicamente se il procuratore considera che può provare che hai commesso un’infrazione.

In ogni caso è utile per il supporto legale e per eventuali future persone interrogate di disporre di una copia del verbale. Quindi prova a chiederla.