Mio figlio picchiato mentre dormiva sul treno

Sono allibito! È ancora questo il mio stato d’animo dopo tre giorni dall’accadimento di un fatto che mi ha sconvolto.
Sono padre di un ragazzo di 18 anni che, come altri suoi coetanei, si è recato a Bellinzona per festeggiare l’ultimo giorno di carnevale.      
             
Non credo sia stata l’unica persona ad esagerare col bere quella sera e, nonostante il suo stato alterato, è riuscito a prendere il treno verso le sei di mattina per far ritorno a casa. La sua “ grave colpa” è stata quella di addormentarsi così pesantemente da non riuscire a svegliarsi nemmeno quando, alla stazione di Chiasso, una ragazza e un ragazzo sul treno con lui hanno provato a scuoterlo, ma non c’è stato niente da fare. Continua a leggere

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Fermato al presidio contro McDonald’s

Al termine della manifestazione (18-10-2003), attorno alle 14'00 mi stavo recando a scuola con altri compagni passando per la contrada di Verla. All'imbocco della via, mi hanno circondato tre sbirri della polizia comunale di lugano, prendndomi alla sprovvista. Mi hanno chiesto di documenti. Io gli ho chiesto le motivazioni, eravamo in duecento, perchè proprio io? Mi hanno preso le braccia per non lasciarmi allontanare, io ho allora richiamato l'attenzione dei compagni; gli sbirri mi hanno gettato a terra e cercavo di divincolarmi urlando. La posizione in cui era mi costringeva a tenere la faccia premuta contro il muro. Mi hanno ammanettato e ho deciso di fermarmi, gli ho detto che non avrei potuto consegnarli i documenti in quella posizione. Sono arrivati altri compagnie compagne che avevano partecipato alla manifestazione, ed altri sbirri. Continua a leggere

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Manuale di autodifesa legale su suolo italiano

Questo manuale raccoglie indicazioni, informazioni e suggerimenti utili alla tutela della sicurezza individuale e collettiva dei partecipanti ai cortei, messi costantemente in pericolo dalla inefficienza dello Stato e dalle violenze delle forze del disordine.
Ritengo infatti sacrosanto e necessario, dopo le violenze subite dai manifestanti a Napoli e soprattutto a Genova, riprenderci le piazze. Ma ritengo altrettanto necessario farlo oggi in tantissimi e in modo pacifico, in un momento in cui è la controparte a cercare ed imporre lo scontro per criminalizzare e dividere il movimento, e in un momento in cui il movimento intende assumersi la responsabilità di una mobilitazione globale e permanente contro la barbarie di una guerra "infinita".

> Trovato sul blog di nemoultimo

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Armi a disposizione della polizia cantonale

Esplosivi    Spray al pepe    Fucile Hispano   

Mitragliatrice MP5    Mitragliatrice MP5 2    Mitragliatrice MP5K
 
Mitragliatrice MP5SD    Granata NICO    Fucile a pompa Remington 870 

Fucile a pompa Remington 870 2    Fucile automatico SIG552 Commando    Fucile automatico SIG552 Commando 2 

Pistola semiautomatica SIG P225    Pistola semiautomatica SIG P226    Pistola semiautomatica SIG P228

Fucile TV73    Pistola semiautomatica Walther PP

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Richiesta distruzione dati personali

Capita spesso che durante azioni repressive, la polizia si permetta di abusare dei propri diritti e raccogliere dati sul conto dei manifestanti per rimpolpare le schedature relative al movimento di sinistra.

Il fermo della polizia per accertare le vostre generalità può a volte comprendere anche fotografie.

È tuo diritto, nel caso non ci siano capi d'accusa sulle tue spalle, richiedere la distruzione e lo stralcio dalle banche dati delle informazioni raccolte su di te.

Stampa la lettera standa in .pdf e compilalo a seconda del caso e invialo agli indirizzi indicati:

Lettera modello per richiesta distruzione dati in Ticino
distruzionedatiticino.pdf

Lettera modello per la polizia di altri cantoni
distruzionedatgenerale.pdf

 

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AntiRep Ticino

antirepL'applicazione delle politiche neoliberiste, lo sfruttamento delle risorse naturali e dei popoli stanno portando ad un mondo sempre più polarizzato tra ricchi e poveri, tra aggressori e vittime; aumentano le guerre e l'inquinamento atmosferico che renderà invivibile il nostro pianeta. Dall'altra parte la voce di chi non vuole più sopportare in silenzio cresce, in tutto il mondo, le masse si mobilitano, scendono per le strade e si oppongono a decisioni che non condividono.

La forza del movimento sta diventando un pericolo per i potenti
che sempre più spesso rispondono con violenza e repressione alle legittime indignazioni della popolazione. Pensiamo agli arresti e soprattutto alle violenze di Genova e Ginevra per il vertice del G8, alle manifestazioni di lotta per il lavoro, l'educazione e la sanità sedate con le armi in tutto il sud America e in altre parti del mondo.

Anche in Ticino 
questi fatti non sono più estranei. Persone comuni vengono spiate e controllate per stilare liste nere, manifestanti vengono inquisiti per aver usufruito di un proprio diritto manifestando nelle strade cittadine, intimidazioni e controlli d'identità sono sempre più frequenti. L'obiettivo di chi è al potere è quello di terrorizzare chi prende coscienza e cerca di opporsi ai disegni dei potenti.

Il sapere è potere!
E' importante per questo mettere in primo piano la propria sicurezza, quella degli altri e quella delle azioni che si organizzano. Conoscere i propri diritti e i mezzi i per difendersi è fondamentale per poter agire in modo efficace. Non entriamo quindi in dinamiche che non ci appartengono, che la polizia vuole farci assumere, non dobbiamo disgregarci come movimento. Non dobbiamo avere paura della loro repressione perché possiamo prevenirla organizzandoci ed informandoci. Con questi obbiettivi sta nascendo nella nostra realtà un gruppo anti repressione che vuole fare luce sui diritti di ognuno e ed essere un supporto al movimento informando su quali sono i comportamenti migliori da avere durante delle azioni, su come rapportarsi alla polizia o in caso di arresto o a chi rivolgersi in questi casi.

AntiRep
Si vorrebbe formare una rete di protezione a tutela di singoli o gruppi che possa rappresentare una sorta di barriera alla repressione di cui siamo vittime. Bella idea no? Speriamo che non avrete mai bisogno del nostro aiuto….comunque nel caso ci proviamo!

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Richiesta informazione relativa alle proprie immagini riprese da camere di sorveglianza

Ovunque si sorvegli con la videocamera, deve essere chiaro chi è la persona competente oppure il nome del responsabile deve essere esposto. I responsabili devono attenersi a regole ben determinate sulla durata della sorveglianza e della conservazione delle immagini.
 
Potete rivolgervi al responsabile della videosorveglianza e far valere il vostro diritto d'accesso quando la videosorveglianza è combinata con una banca di dati.

Se la videosorveglianza è assunta da un organo cantonale, la vostra richiesta d'accesso non può fondarsi sulla legge federale sulla protezione dei dati.

 
Qui la lettera modello:
videosorveglianza.pdf
 
 

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WEF04: Comunicato AntiRep sulla repressione a Landquart

stopwefTraduzione del comunicato dell'anti-rep/gar, testo originale:
http://www.indymedia.ch/fr/2004/01/17953.shtml

Oggi, sabato 24 gennaio 2004, alle 18'00, una violenta repressione si è abbattuta a Landquart contro i/le manifestant* di ritorno da Coira.
Questa manifestazione ha riunito circa 3'000 persone che si oppongono alle politiche neoliberiste del WEF.
Al ritorno, il treno si è fermato a Landquart. La polizia a attaccato i manifestanti nel treno e, secondo diverse testimonianze, dei gas lacrimogeni sono stati lanciati nei vagoni.
Per organizzarsi, dei/delle manifestant* hanno deciso di bloccare il treno sedendosi sui binari, davanti alla locomotiva.

La polizia ha fatto uso di granate assordanti, pallottole di gomma, cannoni ad acqua miscelata a gas irritanti, lacrimogeni e spray al pepe.
Centinaia di manifestanti sono stati accerchiati da agenti di polizia ginevrini, zurighesi, austriachi e tedeschi. Il loro obittivo era di controllare tutti i manifestanti. Se qualcun* si permetteva di muoversi era immediatamente immobilizzato dai getti dei cannoni ad acqua. La polizia ha tentato di far uscire dal gruppo i/le giornalist* presenti per poter reprimere liberamente…

Delle persone sono state violentemente picchiate da poliziott*. In più alcuni manifestanti sono attuamente bloccati a Davos.

Siamo a conoscenza di arresti che hanno avuto luogo dopo la manif a Coira. La violenza utilizzata contro i manifestanti si inscrive nella logica repressiva dello stato, messa in atto dopo il G8.
Tutte le manifestazioni contro ogni questione che tocca la mondializzazione sono violentemente represse ed una parte di movimento è criminalizzata.

Il diritto di manifestare si sta svuotando del suo significato.

Non lasciamoci dominare dai global leader e dagli autoproclamati dirigenti del mondo: resistenza! Continua a leggere

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Richiesta dati relativi alle proprie comunicazioni telefoniche ed informatiche

I fornitori di telecomunicazioni come Swisscom registrano tutti i dati marginali dei collegamenti richiesti. Ciò vuol dire che vengono memorizzati i numeri di telefono, quando sono stati chiamati e per quanto tempo. I fornitori di telecomunicazioni mobili possono, in più, scoprire e memorizzare il vostro luogo di permanenza in un determinato momento.

Se desiderate informazioni sui dati marginali memorizzati, di norma è sufficiente comunicarlo al vostro fornitore di telecomunicazioni. Spesso anche il contratto informa su quali dati vengono memorizzati.
Anche il vostro Internet Provider memorizza ampi dati sul vostro conto, necessari per la fatturazione, ma forse anche sulle vostre abitudini di navigazione. Anche in questo caso è meglio leggere bene il contratto che stabilisce quali dati vengono raccolti e a che scopo.

Dati raccolti da compagnie telefoniche:
auskunft_telefonanbieter_i.rtf

Dati raccolti da provider web (internet):
datiweb.rtf

 

Materiale tratto dall'IFPDT

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WEF03: Consigli legali per chi va a Davos

stopwefLe misure di sicurezza adottate per il WEF di quest'anno rasentano l'assurdo. Ad ogni modo, è utile che chi si reca a Davos conosca i propri diritti nei confronti della polizia e della giustizia.       
             
Siccome c'è ancora qualche margine d'incertezza (l'autorizzazione della manifestazione potrebbe essere revocata, i posti di blocco della polizia, le nostre strategie per affrontare il bunker di Davos ecc.) è importante che ognuno si informi presso le manifestazioni anti-WEF locali sulle ultime novità e consulti il sito www.oltnerbuendnis.ch! Continua a leggere

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